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Ristorante Les Pertzes - Cogne

Il ristorante Les Pertzes si trova al centro di Cogne e fa anche da Brasserie e da pub.

L'arrendamento è tipico, in legno e un po' spartano. I tavoli sono vestiti informalmente: troviamo della graziose tovagliette al posto della tovaglia e dei tovaglioli di carta colorata.
Abbiamo mangiato una buonissima Assiette di salumi misti locali e uno sformatino di zucca e amaretti con fonduta come antipasto, una zuppa di cipolle gratinata (eccezionale) e una zuppa valpellinentze (con cavolo e fontina) come primo e un tagliere di formaggi locali per chiudere, tra cui vi segnalo un gorgonzola di capra fatto maturare nei frutti di bosco, veramente particolare e squisito.
Vi consiglio di provare i rossi della Valle d'Aosta, in particolare il Torrette Supérieur. Non credevo che la Valle d'Aosta fosse produttrice di rossi così buoni!

Il conto a persona per quello che abbiamo mangiato, con il vino e il pusa cafè è di 35,00 euro a persona, anche qui nella media locale.

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Ristorante Lou Ressignon - Cogne

Sono tornata a Cogne dopo dodici anni, l'ho trovata identica e l'ho riscoperta con altri occhi.
Se avrete la fortuna di visitare questo piccolissimo paese della Valle d'Aosta vi accorgerete che è un posto senza tempo, tant'è che la maggior parte degli orologi che troverete in giro saranno fermi, ad ore diverse. Questo è lo spirito per visitare quest'angolo di mondo, abbandonate gli orologi e i cellulari e lasciatevi cullare dalla natura. Sarete rigenerati.
Il ristorante Lou Ressignon  si trova all'uscita del paese verso la frazione Lillaz. Non è molto grande, ma curato nei piccoli dettagli.
Vi faranno accomodare a piccoli tavolini di legno, circondati da comodissime panche. L'arredamento è tipicamente valdostano: legno, rame, caminetto, lampadari in stoffa e pizzo. I camerieri, tutti gentilissimi, sono vestiti in abiti tipici, come in tutti i ristoranti della zona.
Abbiamo mangiato squisitamente bene, buonissima ovviamente la fonduta che qui servono con i crostoni di pane e con la polenta al naturale, di quella che ti fa subito pensare alla montagna, che sta su da sola e che puoi tagliare col coltello.
Anche i dolci sono fenomenali. A Cogne non potete farvi mancare La crema di Cogne e l' Ile Flottante, un dolce fatto con l'albume d'uovo che ha gusto e consistenza di marshmallow.
La cosa che più ci ha stupito è trovare i vini piemontesi a prezzi inferiori rispetto a quelli che troviamo da noi, ad esempio, il mio caro e adorato Camp du Russ di Coppo a 16,00 o 18,00 €!

Il conto comprensivo di antipasto misto, fonduta, dolce e vino e "pusa cafè" è di 35,00 euro a persona. Decisamente nella media per una località turistica.

Si dice che se si viene a Cogne Lou Ressignon è d'obbligo...di conseguenza vi conviene farci un salto se vi trovate da queste parti!

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C'era una volta - Canelli

Andare al C'era una volta, è per me come un flash back ai ricordi della mia infanzia, quando mamma e papà mi raccontavano di quando erano bambini, delle giornate passate nei campi, la cena con il latte appena munto, della nonna che lavava le lenzuola di tutta la casa negli enormi catini con il vero sapone di marsiglia, degli asinelli con cui giocavano, degli attrezzi della campagna, dei nonni che ho potuto conoscere solo per poco tempo. E' una sensazione dolce e coccolosa.
Appena si parcheggia e si scende dalla macchina ci si accorge della presenza di alcuni simpatici pony nel recinto poco distante dall'entrata del ristorante. Sono molto cordiali, basta un po' di fieno e qualche carezza che ve li farete subito amici.
La sala del ristorante non è molto grande, appesi al soffitto e in fondo la sala si possono vedere dei meravigliosi attrezzi in legno che non hanno età, messi a testimoniare il tempo che fu, una scala a pioli, una vecchia culla...
Le tovaglie dei tavoli sono carinissime, con profili a quadretti bianchi e rossi, e con dei ricami floreali dello stesso tono. Fanno venir voglia di boccioli di rosa e di coccole.
Ma veniamo alla cena: la cucina è tipica piemontese e il servizio è alla mano ma ottimo: c'è molta attenzione verso l'ospite ma senza quella galanteria forzata che tanto odio.
Se deciderete di provarlo vi consiglio di prendere gli antipasti misti, con 10,00 euro ve li faranno assaggiare tutti quanti e credetemi, le porzioni sono tutt'altro che da assaggio.
I primi sono eccezionali, ho un commovente ricordo di gnocchetti al Raschera e di un risotto al Barbera cucinato con maestria.
I secondi sono nella media, niente di paradisiaco a mio parere mentre i dolci sono un'altra carta vincente di questo anglo sperduto nel verde. Hanno, soprattutto in questa stagione, un sorbetto di limone e erbe (salvia menta e rosmarino, credo) che è superbo..perfetto per fare una piccola pausa prima di "attaccare" il dolce vero. Tra tutti ricordo di un semifreddo ai cachi esagerato..ho chiesto la ricetta! (che mi è stata concessa veramente con molto piacere!).
Il ristorante, inoltre è alimentato interamente ad energia solare: è stata fatta una scelta "verde" scegliendo il fotovoltaico. Si possono vedere i valori di produzione di energia all'interno del ristorante, grazie ad un comodo pannello.

Il conto? E' questa la parte che preferisco..non ho MAI speso più di 25,00 euro a persona, vino incluso (e di solito stiamo sul Barbera superiore).
E' un posto che adoro per le cene "poco impegnate", per quando si ha voglia di mangiare bene, mangiare cose non troppo elaborate, ma soprattutto non svuotare il portafoglio mangiando cose genuine.

Foto dal profilo Facebook del ristorante


C'era una volta
Canelli (AT)
Regione Serra Masio 30
Tel. 0141824392

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Swagat Ristorante indiano - Novi Ligure

Come al solito ho una spiccata voglia di partire, esplorare e vedere posti nuovi. Ma non posso mettermi in viaggio e decido per un'esperienza culinaria fuori dal normale.
Cercando un ristorante indiano abbastanza vicino da poterlo raggiungere trovo on line recensioni di questo piccolo gioiellino nell'alessandrino.
Dopo aver girato come pazzi per Novi per un quarto d'ora (l'indirizzo di google map è sbagliato!!!) raggiungiamo il nostro angolo di India alle 20.40. Scendiamo le scale dell'ingresso (ad essere sinceri poco carino) e capiamo subito che l'atmosfera che ci aspetta è delle migliori: legno, stoffe colorate, due enormi acquari, spezie e calde luci accoglienti. Ci accompagnano al tavolo che è arredato tipicamente con un porta lume in rame delizioso e con già a nostra disposizione coni di sfoglia al cumino e tre diverse salse d'accompagnamento.
Essendo per noi la prima volta all'indiano, optiamo per uno dei tre menù degustazione proposti, il menù Swagat.
Non sto ad elencarvi tutti i piatti perché diventerei pazza, me ne ricordo la metà, ma mi limito a segnalarvi il Swagat dal handi, ossia la crema di legumi profumata alle spezie, i Tulsi jhinga curry ossia i gamberetti cotti in salsa di basilico e curry e i diversi tipi di pane proposti, tutti ottimi!
Il ristorante propone anche delle serate a tema con delle danze indiane che speriamo di provare il prima possibile.

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Emporio gastronomico - Torino

Il nome del ristorante fa sbizzarrire la mia fantasia, già scatenata dall'incombere della primavera e dalle serate più miti. Mi immagino stoffe dai mille colori, caldi bagliori di candele, incensi, montagnette di spezie, un salto nel passato.
Niente di tutto questo, torna alla realtà dolcezza, sei a Torino!
Il locale è in centrissimo, poco distante dal monumento a Vittorio Emanuele II°.
Siamo con una coppia di carissimi amici, ci accomodiamo nel dehor all'aperto, che somiglia più ad una serra che ad un dehor.
Ordiniamo due antipasti in quattro per placare i morsi della fame: vitello tonnato e carpaccio di spada. Entrambi mediocri, anzi forse meno...il vitello tonnato era asciutto e stopposo.
Fortunatamente poco dopo arrivano le pizze, e devo dire che l'attesa è stata premiata nei migliore dei modi. La pasta è eccezionale, friabile e morbida al punto giusto. La bufala si scioglie in bocca. Finisce troppo in fretta però, le dimensioni non sono enormi.

Gli uomini al tavolo ne smezzano un'altra. Velocissimamente, più che soddisfatti.
Non consiglio il caffè, pessimo.

Il costo è nella media per una pizzeria nel centro di Torino, spendiamo 25,00 euro a persona birra e coca incluse.
Consiglio questo locale a chi ha una voglia di pizza irrefrenabile e insaziabile, merita veramente!!

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